La prima è Sky Ferreira: cantautrice, attrice e modella statunitense di origine portoghese classe 1992. Il suo primo singolo, "One", le ha aperto nel 2010 le porte del mondo musicale, dando un tocco femminile all'elettronica. Il singolo di quest'anno "Sex Rules", tratto dall'album "As If", ci spiega come, gira e rigira, siamo semplicemente animali succubi al richiamo della foresta; ad ogni modo l'argomento è trattato in modo molto più delicato rispetto alle varie bitchy songs by Pussicat, Gaga, Aguilera.
Le sue canzoni sono molto orecchiabili, ma risentono parecchio del pop tutto americano alla Britney. Inoltre rievocano l'immagine di una sedicenne che ancheggia nella sua cameretta mentre prova a sedurre lo specchio.
Sky, non contenta del successo come musicista, ha partecipato recentemente alle campagne pubblicitarie di Calvin Klein, e in effetti lo stile da adolescente fascinosamente denutrita ce l'ha.
Da Bristol, UK, arriva invece Florrie, artista indipendente che si rifiuta di firmare contratti con le case discografiche per permettere ai fan di scaricare liberamente le tracce dal suo sito. Cantautrice, batterista, chitarrista, ha lavorato fino al 2008 con Xenomania (autore per le Girls Aloud) prima di sfondare con le proprie tracce attraverso il suo sito web.
Le canzoni risentono dell'influenza della leggenda della disco music francese Fred Falke, e il suo ultimo singolo "I Took A Little Somenthing" ne è una conferma; trovo che questo tocco renda le melodie molto più interessanti e dinamiche, meno americanamente pop e più brit-cool.
Florrie incarna perfettamente il british style; il suo look ha colpito anche Nina Ricci, che ha richiesto le sue tracce per l'ultima campagna pubblicitaria del profumo "Nina".
Credo che questa ragazza abbia tutte le caratteristiche per diventare una nuova icona, mentre Sky Ferreira sembra l'ennesimo prodotto americano studiato a tavolino per soddisfare le masse.
La cara vecchia Europa vince quindi sul Nuovo Continente; di cloni Maily Cirus ne abbiamo già abbastanza.
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