lunedì 3 ottobre 2011

Keeping an eye on

Tra i neodiplomati Ied 2011 c'è una sorpresa inattesa e talentuosa. Tra i soliti abiti a uovo, giacche destrutturate, ganci, nastri e spille da balia, emerge un particolare gusto per la pulizia delle linee, senza rinunciare alla ricerca del dettaglio. Matteo Lio, classe 1988, propone cinque capi diversi, ma ben coesi tra loro, dove la leggerezza dei tessuti è contrapposta alla rigidità ben strutturata dei capispalla. Tessuti non solo preziosi, ma anche con una storia alle spalle: alcuni abiti, infatti, sono stati creati utilizzando parte del corredo di famiglia e hanno mantenuto le iniziali ricamate originali. La sovrapposizione dei volumi è ben bilanciata e permette di concentrarsi sul punto focale degli abiti senza perdersi in disturbanti dettagli; Lio presenta una donna sicura di sé e della propria femminilità, superba nella propria alterigia.
Ne sono sinceramente entusiasta, non se ne poteva più di vedere vestiti "sono un emergente quindi faccio i tagli a vivo e posso permettermi i tank top sopra le felpe con il collo a ciambella".





Lio, già notato da Vogue Italia e inserito tra i new talents, è attualmente impegnato nella creazione di una nuova linea per conto terzi.









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