Grazie alla soffiata degli amici di Food4Brain vi parlo oggi di BLESSUS, brand polacco in rapida ascesa.
I designer Michael Hekmat, Marcin Korytowskie e Marta Matuszewska hanno creato la prima capsule collection del brand presentando una moltitudine di capi multiuso; grazie a un semplice gioco di zip lo stesso abito diventa un top da metting di lavoro, un abitino da aperitivo e un lungo da gran sera (forse in Polonia).
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domenica 22 gennaio 2012
mercoledì 19 ottobre 2011
Not so sexy for my shirt
Avete presente la canzone simbolo del 1992 "too sexy for my shirt, too sexy for Milan, New York, Japon"? Scordatevela.
A quanto pare gran parte delle ragazze, tra i ventitré e i ventotto anni, sembrano pronte a spennellare abbondante fard sulle passate battaglie femministe e a ripescare dai roghi di allora reggiseni, corpetti, e qualsiasi sorta di intimo vagamente shaping.
Chino pants da sindrome culo piatto, colli alti, ballerine, cardigan, Tshirt bianche, camicie oxford, trucco soft e capelli alla va-là-che-vai-bene; tutto da cancellare e da aborrire insieme all'assioma "intelligente fuori, ma sexy dentro".
A quanto pare gran parte delle ragazze, tra i ventitré e i ventotto anni, sembrano pronte a spennellare abbondante fard sulle passate battaglie femministe e a ripescare dai roghi di allora reggiseni, corpetti, e qualsiasi sorta di intimo vagamente shaping.
Chino pants da sindrome culo piatto, colli alti, ballerine, cardigan, Tshirt bianche, camicie oxford, trucco soft e capelli alla va-là-che-vai-bene; tutto da cancellare e da aborrire insieme all'assioma "intelligente fuori, ma sexy dentro".
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martedì 27 settembre 2011
Legalize LA?
Premetto di adorare American Apparel. Le magliette senza logo, il jersey da quattro soldi, quel boyish style che cela ma promette, quei tagli vivi che però hanno un so che...un non so che molto ben inquadrato da Dov Charney, quando nel 1997 fondò questo marchio a LA.
Nonostante i piccoli problemi con Woody Allen, (risarcito dalla casa americana di cinque milioni didollari per avere utilizzato impropriamente la sua immagine), gli altrettanto piccoli problemi di immigrazione, (quasi 1/3 degli operai nella fabbrica di Downtown LA erano immigrati clandestini), le campagne pubblicitarie che sfiorano i limiti del porno, (rinominate fashion porn...d'altra parte sex always sells), gli hipster, i nerd, i geek, e tutti i giovani variamente etichettati di questo mondo continuano ad amare American Apparel.
Nonostante i piccoli problemi con Woody Allen, (risarcito dalla casa americana di cinque milioni didollari per avere utilizzato impropriamente la sua immagine), gli altrettanto piccoli problemi di immigrazione, (quasi 1/3 degli operai nella fabbrica di Downtown LA erano immigrati clandestini), le campagne pubblicitarie che sfiorano i limiti del porno, (rinominate fashion porn...d'altra parte sex always sells), gli hipster, i nerd, i geek, e tutti i giovani variamente etichettati di questo mondo continuano ad amare American Apparel.
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